Campisco di Sopra e di Sotto

Ultima modifica 15 ottobre 2018

La frazione di Campisico si compone oggi di due cascinali che testimoniano l'importanza avuta nel passato da questo nucleo abitativo. Sorto probabilmente intorno ai secoli IX e X e nominato Campisico per indicare i piccoli campi coltivati vicini alle boscaglie e alle paludi, questo villaggio cremasco fu così importante in passato da essere menzionato in un documento del 1192, una specie di catasto imperiale sottoscritto da Enrico VI, Imperatore di Germania.
Il suo territorio era produttivo specialmente in cereali, gelsi e lini, stimati tra i migliori del Cremasco; in particolare, poi, il lino di Campisico era da ritenersi il migliore d'Europa. L'importanza avuta in antico da Campisico è testimoniata dal fatto che in entrambe i cascinali, furono eretti due oratori, uno a Campisico di Sotto, dedicato a San Macario abate (il più antico), l'altro a Campisico di Sopra dedicato a San Nicola da Tolentino. Essi furono eretti nel XVI secolo dai conti della famiglia Clavelli, allora proprietaria, e venivano usati come oratori privati. Nel tempo, però, Campisico perse la propria autonomia ed efficienza, probabilmente per il progressivo inselvatichirsi del territorio circostante, divenuto presto covo di banditi e di briganti.