Cenni storici

Ultima modifica 11 ottobre 2019

Parzialmente estratto da "Le istituzioni storiche del territorio lombardo XIV-XIX sec. - Progetto Civita Cremona - Regione Lombardia - 2000" con aggiunte di Marco Giovanni Migliorini.

Capralba

Comune di Capralba, sec. XIV - 1797

Nel 1192 la località appare nominata nel diploma imperiale con il quale l'imperatore Enrico VI riconobbe a Cremona la giurisdizione sul territorio circostante Crema (Falconi 1979-1988, IV, pag. 183, n° 709).

Capralba è citato nella convenzione, stipulata il 9 aprile 1361 tra il podestà di Crema e i consoli dei comuni delle porte per la manutenzione di vie, ponti e strade del territorio, tra le ville del contado di Crema, appartenenti alla Porta di Pianengo (Albini 1974; Albini 1982).

Gli Statuti di Crema del 1536 citano il console di Capralba, elencato tra i comuni della Porta di Pianengo (Statuti di Crema 1536, comma 34).
Alla fine del XVII secolo il Comune è estimato tra i comuni del territorio cremasco appartenenti alla Porta Nuova (Estimo veneto, 1685).

Comune di Capralba, 1798 - 1815

Secondo la legge emanata in data 1° maggio 1798 Capralba era uno dei comuni del distretto XXI di Vaiano del dipartimento dell'Adda (legge 1 maggio 1798/1).

Secondo la legge emanata in data 26 settembre 1798 Capralba era uno dei comuni del distretto VIII di Vaiano del dipartimento dell'Alto Po (legge 26 settembre 1798).

Secondo la compartimentazione della Repubblica Cisalpina pubblicata con la legge emanata in data 13 maggio 1801 Capralba era uno degli 81 comuni del distretto II di Crema del dipartimento dell'Alto Po (legge 13 maggio 1801). Con decreto datato 8 giugno 1805 il Comune di Capralba, in applicazione della legge del 24 luglio 1802 e in virtù dei 270 abitanti, fu classificato come Comune di III classe e era uno dei comuni del cantone I di Crema del distretto II di Crema del dipartimento dell'Alto Po (legge 24 luglio 1802; decreto 8 giugno 1805).

In base al compartimento entrato in vigore dal 1 gennaio 1810, pubblicato in seguito alle concentrazioni dei comuni avvenute in attuazione del decreto 14 luglio 1807, nel Comune denominativo di Capralba furono concentrati i comuni di Capralba, Campisego, Campagnola e Farinate. Il Comune aveva una popolazione complessiva di 973 abitanti (decreto 14 luglio 1807; decreto 4 novembre 1809).

Comune di Capralba, 1816 - 1819

Nel compartimento territoriale delle province lombarde del 1816 Capralba faceva parte del distretto IX di Crema della provincia di Lodi e Crema (notificazione 12 febbraio 1816). Con decreto 6 giugno 1819 al Comune di Capralba fu aggregato Campisico (Compartimento, 1816).

Comune di Capralba con Campisico, 1819 - 1859

Il Comune di Campisico fu aggregato a quello di Capralba con decreto del 6 giugno 1819 (Compartimento, 1816). Nel compartimento del 1844 Capralba con Campisico era un Comune con convocato del distretto IX di Crema della provincia di Lodi (notificazione 1 luglio 1844).

Nel 1853 Capralba con Campisico, Comune con convocato e una popolazione di 511 abitanti, fu inserito nel distretto V di Crema della provincia di Lodi e Crema (notificazione 23 giugno 1853).

Comune di Capralba, 1859 - 1921

In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Capralba con 471 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento II di Crema, circondario II di Crema, provincia di Crema.

Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 592 abitanti (Censimento 1861).

In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867).

Nel 1868 al comune di Capralba venne aggregato il soppresso comune di Farinate (R.D. 30 giugno 1867, n. 4484).

Popolazione residente nel comune: abitanti 1.083 (Censimento 1871); abitanti 1.096 (Censimento 1881); abitanti 1.446 (Censimento 1901); abitanti 1.479 (Censimento 1911); abitanti 1.650 (Censimento 1921).

Comune di Capralba, 1922 - 1945

Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Crema della provincia di Cremona. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.772 (Censimento 1931); abitanti 1.646 (Censimento 1936).

Comune di Capralba, 1945 - 1946

Dal 25 aprile 1945 al maggio 1946 fu instaurata dall'Allied Military Gouvernement, una Giunta municipale di "salute pubblica" che di fatto dipendeva dal comandante militare alleato.

Comune di Capralba dal 1946

In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Capralba é amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.

Farinate

Dal 1192 al XVIII secolo

Nel 1192 la località appare nominata nel diploma imperiale con il quale l'imperatore Enrico VI riconobbe a Cremona la giurisdizione sul territorio circostante Crema (Falconi 1979-1988, IV, p. 183, n. 709). Farinate è citato nella convenzione, stipulata il 9 aprile 1361 tra il podestà di Crema e i consoli dei comuni delle porte per la manutenzione di vie, ponti e strade del territorio, tra le ville del contado di Crema, appartenenti alla Porta di Pianengo (Albini 1974; Albini 1982).

Gli Statuti di Crema del 1536 citano il console di Farinate, elencato tra i comuni della Porta di Pianengo (Statuti di Crema 1536, comma 34).
Alla fine del XVII secolo Farinate è estimato tra i comuni del territorio cremasco, appartenenti alla Porta Nuova (Estimo veneto, 1685). Secondo la legge emanata in data 1 maggio 1798 Farinate era uno dei comuni del distretto 21 di Vaiano del dipartimento dell'Adda (legge 1 maggio 1798/1).
Secondo la legge emanata in data 26 settembre 1798 Farinate era uno dei comuni del distretto VIII di Vaiano del dipartimento dell'Alto Po (legge 26 settembre 1798).

XIX secolo

Secondo la compartimentazione della Repubblica Cisalpina pubblicata con la legge emanata in data 13 maggio 1801 Farinate era uno degli 81 comuni del distretto II di Crema del dipartimento dell'Alto Po (legge 13 maggio 1801).

Con decreto datato 8 giugno 1805 il Comune di Farinate, in applicazione della legge del 24 luglio 1802 e in virtù dei 233 abitanti, fu classificato come Comune di III classe e era uno dei comuni del cantone I di Crema del distretto II di Crema del dipartimento dell'Alto Po (legge 24 luglio 1802; decreto 8 giugno 1805).

In base al compartimento entrato in vigore dal 1 gennaio 1810, pubblicato in seguito alle concentrazioni dei comuni avvenute in attuazione del decreto 14 luglio 1807, il Comune di Farinate fu concentrato nel Comune denominativo di Capralba (decreto 14 luglio 1807; decreto 4 novembre 1809).
Nel compartimento territoriale delle province lombarde del 1816 Farinate faceva parte del distretto IX di Crema della provincia di Lodi e Crema (notificazione 12 febbraio 1816).

Nel compartimento del 1844 Farinate era un Comune con convocato del distretto IX di Crema della provincia di Lodi (notificazione 1 luglio 1844).
Nel 1853 Farinate, Comune con convocato e una popolazione di 324 abitanti, fu inserito nel distretto V di Crema della provincia di Lodi e Crema (notificazione 23 giugno 1853).

In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Farinate con 375 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento II di Crema, circondario II di Crema, provincia di Cremona.

Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 394 abitanti (Censimento 1861).

In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.

Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867). Nel 1868 il comune di Farinate fu aggregato al comune di Capralba (R.D. 30 giugno 1868, n. 4484)

Campisico

Nel 1192 la località appare nominata nel diploma imperiale con il quale l'imperatore Enrico VI riconobbe a Cremona la giurisdizione sul territorio circostante Crema (Falconi 1979-1988, IV, p. 183, n. 709).

Campisico è citato nella convenzione, stipulata il 9 aprile 1361 tra il podestà di Crema e i consoli dei comuni delle porte per la manutenzione di vie, ponti e strade del territorio, tra le ville del contado di Crema, appartenenti alla Porta di Pianengo (Albini 1974; Albini 1982).

Gli Statuti di Crema del 1536 citano il console di Campisico, elencato tra i comuni della Porta di Pianengo (Statuti di Crema 1536, comma 34).
Alla fine del XVII secolo il Comune di Campisego è estimato tra i comuni del territorio cremasco appartenenti alla Porta Nuova (Estimo veneto, 1685).
Con decreto datato 8 giugno 1805 il Comune di Campisego fu inserito nel cantone I di Crema del distretto II di Crema del dipartimento dell'Alto Po.
In osservanza della legge datata 24 luglio 1802 e in virtù dei 115 abitanti fu classificato come Comune di III classe (legge 24 luglio 1802; decreto 8 giugno 1805).

In base al compartimento entrato in vigore dal 1 gennaio 1810, pubblicato in seguito alle concentrazioni dei comuni avvenute in attuazione del decreto 14 luglio 1807, il Comune di Campisego fu concentrato nel Comune denominativo di Capralba (decreto 14 luglio 1807; decreto 4 novembre 1809).
Nel compartimento territoriale delle province lombarde del 1816 Campisico faceva parte del distretto IX di Crema della provincia di Lodi e Crema (notificazione 12 febbraio 1816).

Il Comune di Campisico fu aggregato a quello di Capralba con decreto del 6 giugno 1819 (Compartimento, 1816).